Mediterranea Associazione per lo Sviluppo Locale, in partenariato con il Dipartimento di Scienze Motorie dell’Università di Bari, il CSEN (Ente di promozione sportiva) e l’Ambito territoriale di Gallipoli, presenta il Progetto A.B.I.L. (Abilità – Benessere – Interazione – Lavoro), finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito dell’Avviso “Puglia Capitale Sociale 2.0”.
Un progetto ambizioso
A.B.I.L. promuove la creazione di una rete locale che, attraverso la definizione di strategie comuni e la pianificazione di interventi mirati, valorizza il capitale umano pugliese e punta all’inclusione sociale di tutti e, in particolar modo, dei soggetti disabili.
Il percorso progettuale getta un seme di innovazione sociale restituendo una nuova lettura della vulnerabilità: i disabili coinvolti hanno la possibilità di accrescere le proprie potenzialità individuali attraverso la pratica sportiva, acquisendo nuove e diverse abilità.
La propria “diversità” non è più un limite o una possibilità negata, ma diviene una chiave per esplorare una nuova opportunità di autoaffermazione.
Fino a poco tempo fa un disabile fisico o mentale era impossibilitato a svolgere attività sportive, sia amatoriali che agonistiche. Adesso tutto è cambiato, grazie alle nuove tecnologie e al cambiamento culturale che vede decadere insensati pregiudizi e stereotipi. Il progetto A.B.I.L. promuove processi d’innovazione sociale atti all’inclusione di disabili psichici e fisici nell’area di riferimento dell’Ambito di Zona di Gallipoli, attraverso la pratica sportiva, che funge da strumento di empowerment.
Ridurre l’isolamento sociale di disabili psico-fisici, attraverso percorsi di inclusione e di empowerment, rappresenta un impatto prioritario all’interno del progetto. È di enorme importanza la presenza di servizi specialistici per disabili e di operatori realmente specializzati nel lavorare con tali soggetti fragili. Da ciò, l’idea di valorizzare il capitale umano attraverso interventi di formazione ad hoc, favorendo l’interazione tra soggetti pubblici e privati per raggiungere una strategia comune.
Gli obiettivi
1. Informare soggetti che operano con disabili su nuove metodologie incentrate sull’empowerment, sulla pratica sportiva e sull’attività corporea.
2. Promuovere il “Welfare Community”, un modello di società solidale che si auto-organizza e favorisce essa stessa la nascita di servizi, consolidando nell’arco del progetto una rete tra attori pubblico/privati e famiglie
3. Introdurre soggetti con disabilità psico-fisiche in percorsi sperimentali di empowerment, basati sullo sport, in cui gli operatori coinvolti nella prima fase possono applicare la metodologia affiancati da esperti
Le attività
Le attività programmate sono completamente gratuite e sono:
- Tre workshop tematici dedicati a: Empowerment psicologico e Analisi delle disabilità, Ricerca attiva di lavoro, Interconnessioni tra sport ed empowerment individuale e di gruppo. Possono partecipare, a tutto il percorso o parte di esso, gli operatori del settore che desiderino specializzarsi sulle tecniche di inclusione dei disabili.
- Un Portale multimediale Web, a supporto del progetto, gratuitamente fruibile da remoto o presso il Laboratorio Urbano Area dove sono messe a disposizione apposite postazioni per la consultazione. Offre un servizio di e-learning e mette a disposizione degli utenti preziosi materiali di studio.
- Una sperimentazione sul campo a beneficio di 20 persone con disabilità fisiche e intellettive. Gli operatori che hanno partecipato ai workshop affiancano gli esperti nella organizzazione di attività sportive specifiche e studiate per ottimizzare l’esperienza dei disabili coinvolti.
– L’organizzazione di Tavoli condivisi con attori pubblico-privati che operano nel settore delle disabilità a diverso livello con l’obiettivo di promuovere il modello del “Welfare Community”.
– Gli incontri aperti alle famiglie di disabili con l’obiettivo di coinvolgerli attivamente in quanto portatori di bisogni e fruitori di servizi.