Il progetto A.B.I.L. è coerente rispetto all’Accordo di programma stilato tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Regione Puglia, in quanto sostiene e potenzia la capacità del Terzo Settore di esprimere innovazione sociale attraverso l’attivazione di un meccanismo di trasferimento di conoscenze tra operatori sociali; rispecchia, inoltre, gli ambiti d’intervento definiti dall’accordo legati alla promozione di una società più inclusiva che miri al benessere di tutti.
A livello locale, ABIL nasce proprio dai bisogni rilevati dall’Ambito Sociale di Zona di Gallipoli e dal piano di zona locale che richiede di agire nel potenziare i servizi specialistici dedicati ai disabili al fine di contrastarne l’esclusione sociale.
Il Progetto è stato sviluppato sulle reali necessità del territorio.
Il contesto di riferimento è caratterizzato dalla quasi totale assenza di servizi specialistici dedicati ai disabili. Bisogno rilevato dall’Ambito di Zona di Gallipoli, i cui referenti hanno segnalato la problematica che vede coinvolte molte famiglie, costrette a percorrere lunghe distanze e pagare costi elevati per far accedere i propri figli disabili ad attività sportive ad hoc.
Dal piano sociale di zona (2014-2020) di riferimento emerge la presenza di un numero elevato di casi di esclusione sociale di soggetti disabili e delle loro famiglie: 190 famiglie che hanno bambini all’interno dei circuiti scolastici e, altrettante, che presentano casi di disabilità in età adulta. La forte carenza di servizi specialistici è visibile dalla presenza di un solo centro ad Alliste, dedicato a utenti con disabilità con bassa compromissione dell’autonomia.
La zona di riferimento è, quindi, un territorio problematico e soggetto a degrado infrastrutturale, caratterizzato da una frammentazione di interventi e dalla mancanza di un’azione integrata e sinergica tra tutti gli attori pubblici e privati.
Con il progetto A.B.I.L., Mediterranea Associazione per lo Sviluppo Locale in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Motorie dell’Università di Bari, CSEN (Ente di promozione sportiva) e Ambito sociale territoriale di Gallipoli, ha definito un piano d’azione dedicato ad una società più inclusiva per tutti e al rafforzamento del Terzo Settore, focalizzando l’attenzione su due punti:
– ridurre l’isolamento sociale di disabili psico-fisici, attraverso percorsi di inclusione e di empowerment, e perseguendo una strategia che si autoalimenti e perduri oltre la fine del progetto;
– valorizzare il capitale umano attraverso interventi di formazione ad hoc, favorendo l’interazione tra soggetti pubblici e privati per raggiungere una strategia comune, in quanto riveste enorme importanza la presenza di servizi specialistici per disabili e di operatori realmente specializzati nel lavorare con tali soggetti fragili.
Le attività previste nel progetto coinvolgono e valorizzano la comunità locale che diviene parte integrante della realizzazione dell’intervento: i workshop sono aperti a tutti i soggetti pubblici e privati che operano con i disabili allo scopo di potenziare e rafforzare le loro competenze in materia. Questo rappresenta una risorsa e un valore aggiunto per l’intera comunità locale, e gli stessi operatori che partecipano ai workshop svolgono con i disabili i percorsi sperimentali e tramandano quanto appreso.
Il coinvolgimento della comunità e delle famiglie è, inoltre, garantito da:
- la realizzazione di tavoli condivisi di discussione con attori pubblico-privati sul tema della disabilità e sulle sinergie da attivare in proposito;
- il coinvolgimento delle famiglie dei disabili nelle attività mediante incontri con gli esperti, interpellati in qualità di portatori di bisogni e fruitori, seppur indiretti, dei servizi.
La sede di svolgimento delle attività è ad Alezio, presso il Laboratorio Urbano Area, in via E.Toti al civico 115.